Immagina di vedere tuo figlio o tuo nipote che, dopo una discussione con un amico, riesce a riconoscere la propria tristezza e a dire: “Mi sento giù, possiamo parlarne?”
Questo momento di consapevolezza emotiva non è casuale.
È il risultato di esperienze quotidiane che gli hanno permesso di capire e gestire meglio le sue emozioni. E tu puoi aiutarlo a sviluppare questa capacità con attività semplici ma potentissime.
Lo sviluppo emotivo nei bambini: cosa dice la scienza
L’intelligenza emotiva si riferisce alla capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri. Svilupparla permette ai bambini di affrontare meglio le sfide emotive e relazionali nella loro vita.
Lo sviluppo emotivo nei bambini è un processo graduale che inizia sin dai primi mesi di vita. Nei neonati, le emozioni si manifestano in forme primarie come la gioia, la rabbia o la paura.
Intorno ai 2-3 anni, i bambini iniziano a dare un nome a ciò che provano ma è solo con il tempo che acquisiscono una vera consapevolezza emotiva.
Tra i 3 e i 5 anni, cominciano a distinguere tra emozioni diverse, a collegarle a contesti specifici e a riconoscere che gli altri possono sentirsi in modo diverso da loro.
Con l’ingresso nella scuola primaria, sviluppano una maggiore capacità di riflessione, empatia e regolazione emotiva grazie anche alla maturazione delle aree cerebrali coinvolte, come la corteccia prefrontale. Per questo motivo iniziano a diffondersi sempre di più programmi basati sulla SEL o Social Emotional Learning.
Gli studi confermano che il contesto relazionale è determinante: i bambini imparano a gestire le emozioni non tanto perché glielo diciamo ma perché vivono esperienze emotivamente significative, osservano modelli coerenti e si sentono ascoltati.
Per aiutare il bambino a sviluppare una consapevolezza emotiva solida, non è necessario ricorrere a metodi complicati. Bastano attività semplici, quotidiane e coinvolgenti che favoriscono il dialogo, l’introspezione e l’empatia.
Le seguenti attività sono pensate per essere facilmente integrabili nella routine giornaliera e stimolano i bambini a comprendere e gestire le proprie emozioni in modo divertente e significativo.
Il barattolo delle emozioni
Età consigliata: 3–6 anni
Occorrente: un barattolo trasparente, cartoncini colorati, pennarelli
Come fare: scrivete su dei biglietti emozioni come felicità, tristezza, rabbia, paura, sorpresa, ecc. Ogni giorno, pescate un biglietto e raccontate insieme un momento in cui avete provato quell’emozione.
Esempio pratico: “Hai mai provato paura come quando il cielo diventa buio durante un temporale?”
Consiglio: non giudicare le emozioni espresse. Ogni emozione ha valore, anche quelle difficili.
Beneficio: questa attività aiuta i bambini a familiarizzare con i nomi delle emozioni e a esprimere ciò che provano, promuovendo una sana consapevolezza emotiva.
Il diario emotivo serale
Età consigliata: 6–10 anni
Occorrente: un quaderno, penne colorate, adesivi o disegni
Come fare: ogni sera, chiedi al bambino di descrivere come si è sentito durante la giornata, usando un disegno o una parola.
Esempio pratico: “Oggi mi sono sentito orgoglioso quando ho aiutato un compagno.”
Consiglio: crea un rituale serale che permetta al bambino di esprimersi liberamente, anche solo per pochi minuti.
Beneficio: favorisce la riflessione quotidiana e aiuta il bambino a sviluppare la capacità di introspezione e autoregolazione emotiva.
Giochi di ruolo ed empatia
Età consigliata: 4–8 anni
Come fare: create scenette immaginarie con bambole, pupazzi o interpretando ruoli. Ogni personaggio può trovarsi in difficoltà (escluso, triste, arrabbiato) e l’altro deve riconoscere l’emozione e proporre una soluzione empatica.
Esempio pratico: “Il pupazzo Leo si sente solo. Cosa possiamo fare per fargli compagnia?”
Consiglio: utilizza situazioni reali che il bambino ha vissuto per favorire una maggiore identificazione.
Beneficio: stimola l’empatia e la comprensione dei sentimenti altrui, fondamentali per la costruzione di relazioni sane.
La ruota delle emozioni
Età consigliata: 3–7 anni
Occorrente: cartone, colori, forbici, puntina per girare la freccia
Come fare: costruite insieme una ruota divisa in spicchi, ognuno con una faccina che rappresenta un’emozione. Quando il bambino ha difficoltà a spiegare come si sente, può girare la ruota e scegliere l’emozione più vicina al suo stato d’animo.
Esempio pratico: “Oggi non riesci a spiegarmi cosa provi? Proviamo a usare la ruota.”
Consiglio: appendete la ruota in un posto visibile, così diventa uno strumento che il bambino può usare abitualmente.
Beneficio: aiuta il bambino a identificare e dare un nome alle emozioni, rendendo più facile esprimere sentimenti difficili da verbalizzare.
Il semaforo delle emozioni
Età consigliata: 5–9 anni
Come fare: create un semaforo con tre colori:
- Rosso: fermati e respira.
- Giallo: pensa a cosa stai provando.
- Verde: scegli cosa fare.
Esempio pratico: “Ti sei arrabbiato perché tuo fratello ti ha preso un gioco. Adesso siamo nel rosso. Facciamo un respiro, poi vediamo insieme cosa fare.”
Consiglio: insegna il semaforo attraverso il gioco prima che sia necessario usarlo davvero.
Beneficio: insegna al bambino a fermarsi e riflettere prima di agire, aiutandolo a gestire emozioni intense come la rabbia.
La scatola della calma
Età consigliata: 3–6 anni
Occorrente: una scatola decorata con oggetti calmanti (piume colorate, palline antistress, libricini, colori, bottigliette sensoriali)
Come fare: quando il bambino si sente nervoso o triste può trovare conforto giocando con le cose presenti nella scatola della calma. Non è una punizione ma uno spazio sicuro.
Esempio pratico: “Quando ti sei sentito confuso oggi, sei andato nella tua zona calma e hai colorato un po’. Hai fatto una bella scelta.”
Consiglio: non imporre l’uso della scatola. Deve essere un luogo piacevole e accogliente, non un isolamento forzato.
Beneficio: aiuta il bambino a riconoscere quando ha bisogno di una pausa e a trovare modi per calmarsi autonomamente.
Le carte delle emozioni
Età consigliata: 4–10 anni
Occorrente: carte illustrate con facce o situazioni che esprimono emozioni
Come fare: il bambino pesca una carta e racconta cosa prova il personaggio. Potete inventare una storia o cercare insieme una soluzione per il personaggio.
Esempio pratico: “Questo bambino sembra spaventato. Cosa gli sarà successo? Chi può aiutarlo?”
Consiglio: usa le carte per parlare di momenti difficili, in modo indiretto ma efficace.
Beneficio: offre uno spazio sicuro per parlare di emozioni complesse senza doverle affrontare direttamente, facilitando la comprensione emotiva.
Per concludere
Coltivare l’intelligenza emotiva nei bambini non significa proteggerli dalle emozioni difficili ma aiutarli a comprenderle, affrontarle e superarle. Le attività proposte sono strumenti che favoriscono la consapevolezza, l’empatia e la regolazione emotiva attraverso il gioco e l’interazione.
Scegli una o due attività da integrare nella tua routine quotidiana e rendile momenti di connessione autentica. Le emozioni, come i bambini, hanno bisogno di spazio per crescere.