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EQ o IQ? Differenze tra il Quoziente Intellettivo ed Emotivo

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Negli ultimi decenni il dibattito tra QI (quoziente intellettivo o quoziente d’intelligenza) e QE (quoziente emotivo) ha acquisito sempre più rilevanza. Se un tempo si credeva che il successo personale dipendesse esclusivamente dal quoziente intellettivo, misurabile attraverso test standardizzati, oggi sappiamo che le competenze emotive giocano un ruolo altrettanto fondamentale.

Ma quale tra i due ha un impatto maggiore nella vita personale e professionale?

Cosa sono QI e QE? Le definizioni

l'immagine stilizzata di un cervello umano con braccia e gambe

La sigla QI sta per “quoziente intellettivo” ovvero la misura dell’intelligenza cognitiva e analitica, utilizzata per valutare la capacità di risolvere problemi, pensare logicamente e acquisire nuove conoscenze. Il concetto di QI nasce con Alfred Binet all’inizio del XX secolo e viene oggi misurato tramite test come il WAIS e lo Stanford-Binet.

Un QI elevato è spesso associato a successo accademico e competenze tecniche avanzate. Tuttavia, i contributi scientifici come quelli prodotti dallo psicologo Robert Sternberg suggeriscono che il quoziente d’intelligenza da solo non garantisce il successo nella vita, poiché non tiene conto di abilità pratiche e sociali.

Il (QE) o quoziente emotivo misura la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le emozioni proprie e altrui. Reso popolare da Daniel Goleman nel suo libro Intelligenza Emotiva, il QE si basa su 5 competenze principali:

  • Autoconsapevolezza: ovvero la capacità di riconoscere e comprendere le proprie emozioni;
  • Autoregolazione: la capacità di gestire le proprie emozioni in modo costruttivo;
  • Motivazione: il saper far leva sulle emozioni per raggiungere degli obiettivi;
  • Empatia: il saper riconoscere e comprendere le emozioni altrui;
  • Abilità sociali: la capacità di gestire le relazioni interpersonali in modo efficace.

Numerosi studi scientifici oggi dimostrano che il quoziente emotivo sia un fattore determinante nel successo professionale, soprattutto nei ruoli di leadership, nel management e in tutte quelle professioni che richiedono interazione umana.

Le differenze chiave tra QI e QE

AspettoQI
Quoziente Intellettivo
QE
Quoziente Emotivo
MisurazioneTest logico-matematici e verbaliTest sulle competenze emotive e sociali
AmbitoCapacità analitiche, problem-solvingAutoconsapevolezza, empatia, gestione delle emozioni
Ruolo nel successoDetermina abilità accademiche e tecnicheInfluenza la qualità delle relazioni e la leadership
FlessibilitàPiù stabile nel tempoPuò essere migliorato con l’esperienza e la pratica
Le principali differenze tra il QI e il QE in diversi aspetti

Come affermato da Daniel Goleman, l’intelligenza emotiva può contare più del QI nel determinare il successo nella vita. Questo non significa che il QI sia irrilevante, ma che l’equilibrio tra intelligenza cognitiva ed emotiva è essenziale.

Quoziente intellettivo o emotivo: qual è più importante?

Sono importanti entrambi.
Moltissime ricerche infatti mostrano che tutti e due gli indicatori giocano un ruolo cruciale nel successo personale e professionale.

In particolare, uno studio condotto da Howard Gardner sulle intelligenze multiple suggerisce che esistono diverse forme di intelligenza, tra cui quella emotiva.

Inoltre, le ricerche di Travis Bradberry hanno evidenziato che il 58% delle prestazioni lavorative dipende dal QE piuttosto che dal QI.

Tuttavia, molto spesso l’importanza di QI e QE varia in base al contesto:

  • il QI, per esempio, è determinante in ambiti come la ricerca scientifica, l’ingegneria e la matematica.
  • il QE, invece, è cruciale per ruoli di leadership, la negoziazione, le vendite e nelle relazioni interpersonali.

Come vedremo negli esempi qui sotto, però, certamente una buona combinazione di entrambe queste skill aiuta ad affrontare le sfide della vita in modo più efficace, consapevole e sereno.

Esempi pratici nel contesto lavorativo

LavoroQI altoQI basso
QE altoUn manager competente sia tecnicamente che nelle relazioni interpersonali, in grado di risolvere problemi complessi e motivare il team.Un collega molto empatico e collaborativo, ma con difficoltà a comprendere concetti tecnici complessi.
QE bassoUn ingegnere brillante nelle analisi ma incapace di comunicare con il team, causando conflitti e incomprensioni.Un lavoratore con difficoltà tecniche e scarse capacità relazionali, spesso escluso dal team e con prestazioni mediocri.

Tra i quattro scenari descritti nella tabella precedente la combinazione QI e QE alti è quella desiderabile in qualsiasi contesto professionale.

Le persone con QE alto e QI basso invece riescono a svolgere i loro compiti in modo efficace man mano che acquisiscono le competenze tecniche che gli sono necessarie.

La combinazione QI alto e QE basso è potenzialmente detonante soprattutto nei ruoli di leadership, gestione di team o management. Spesso, infatti, le elevate competenze tecniche in qualsiasi ambito professionale non sono sufficienti per la creazione di un ambiente lavorativo sereno ed efficace. In casi come questi è importante lavorare sull’acquisizione delle soft skill tipiche dell’intelligenza emotiva che, come abbiamo visto sono flessibili e possono essere acquisite e migliorate in qualsiasi momento della vita.

Infine, la combinazione QE e QI basso nei contesti lavorativi richiede una crescita sia nella sfera delle competenze tecniche, sia in quella delle competenze relazionali.

Esempi nel contesto di coppia

CoppiaQI altoQI basso
QE altoUn partner capace di gestire bene sia gli aspetti pratici della relazione che il supporto emotivo, creando un legame forte e bilanciato.Un partner molto empatico e affettuoso, ma che fatica a prendere decisioni pratiche e a risolvere i problemi.
QE bassoUn partner razionale ed efficiente nella gestione della vita quotidiana, ma con difficoltà a esprimere le proprie emozioni, creando distanza emotiva.Un partner che fatica sia nella comunicazione emotiva che nella gestione pratica della relazione, causando frequenti conflitti.

Una buona combinazione di QE e QI sono importanti anche nelle relazioni. Se sono entrambi alti si ha la fortuna di poter strutturare un legame stabile e duraturo nel tempo in cui ci si supporta a vicenda nell’affrontare le sfide della vita quotidiana.

Le persone con QE alto ma QI basso possono avere un po’ di difficoltà in più nella soluzione dei problemi pratici della vita quotidiana. Come accade nella sfera lavorativa, però, una volta acquisite le competenze necessarie riescono a contribuire notevolmente nella soluzione dei piccoli, grandi problemi della vita di tutti i giorni.

La situazione inizia a complicarsi nello scenario caratterizzato da QE basso e QI alto. Questo, infatti, è tipico delle persone molto pratiche e spiccatamente organizzate che, però, hanno difficoltà a gestire le proprie emozioni perché ne hanno scarsa comprensione. Anche in questo caso si può migliorare lavorando su sé stessi e la propria intelligenza emotiva.

L’ultimo scenario, quello con QE e QI basso è tipico nelle relazioni molto tossiche in cui uno o entrambi i partner faticano a riconoscere le reciproche responsabilità e non contribuiscono alla creazione della stabilità della coppia. Generalmente questo tipo di coppie hanno durata breve.

Come migliorare i quozienti intellettivo ed emotivo?

un cuore stilizzato con braccia e gambe

Sia il quoziente emotivo, sia quello intellettivo possono essere migliorati nel corso del tempo. In che modo?

Le strategie per potenziare il QI sono legate principalmente al miglioramento delle capacità cognitive, logiche e linguistiche delle persone.

Attività come la lettura, lo studio approfondito delle materie scientifiche, i giochi enigmistici o l’apprendimento di nuove lingue aiutano molto a migliorare il proprio quoziente intellettivo. Anche viaggiare, scoprire posti nuovi e avvicinarsi a culture diverse dalla propria.

Le strategie per migliorare il proprio quoziente emotivo, invece, sono per lo più legate alla comprensione delle proprie ed altrui emozioni e alla loro gestione.

Possono essere utili, per esempio, attività come la meditazione e la mindfulness per aumentare l’autoconsapevolezza. Imparare a praticare l’ascolto attivo può aiutare a migliorare la comunicazione. Cercare di mettersi nei panni dell’altro comprendendone i punti di vista può aiutare ad acquisire empatia. Anche in questo caso, leggere libri sull’intelligenza emotiva e le emozioni può aiutare a essere più consapevoli su cosa succede al nostro corpo quando vengono fuori determinate emozioni e come possiamo riuscire a gestirle in modo efficace.

Per concludere

Come abbiamo visto, nel dibattito tra QI e QE non esiste un vincitore assoluto. Il successo personale dipende sempre da un buon equilibrio tra intelligenza cognitiva ed emotiva. Se il QI aiuta a risolvere problemi complessi, il QE permette di navigare con successo nelle relazioni personali e nel mondo del lavoro.

Fonti

Robert Sternberg e il modello tripartito dell’intelligenza

Howard Gardner e la teoria delle intelligenze multiple